Per quanti si appellano alla Bibbia contro la legge sulle unioni civili.
La sessualità umana ha tre componenti, spirituale, emozionale e fisica.
Spirituale perché voluta da Dio e così da noi vissuta, emozionale perché siamo in grado di dominarla (e questo esclude i “raptus” tanto cari ad alcuni giornalisti nei casi di stupro) con la donna che la vive in modo diverso dall’uomo, fisica perché è così che la esprimiamo.
Il disegno di Dio per l’essere umano è la coppia monogamica maschio e femmina “maschio e femmina lo creò”… “crescete e diventate molti (moltiplicatevi)” “Allora l’uomo disse “Questa è osso delle mie ossa e carne ella mia carne… per questo l’uomo lascia sua padre e sua madre e si attacca alla sua donna e i due diventano una cosa sola. Or ambedue erano nudi, l’uomo e la sua donna, ma non ne provavano vergogna”. (Genesi 1 e 2). Questo divenire una cosa sola è l’essenza del matrimonio, per questo non è codificato altrove nella Bibbia. La scrittura parla di coppia, escludendo la poligamia che troviamo prima della Legge e il ripudio è stato concesso per un periodo come male minore, così come ha richiamato lo stesso Gesù.
Va ricordato che la nostra situazione sessuale è legata alla vita fisica, in Cielo non si avrà moglie o marito.
In Levitico 18 è codificata tutta una serie di deviazioni sessuali, al verso 22 è condannata l’omosessualità (che sia citata solo quella maschile è dovuto alla forma verbale), ripresa poi dall’apostolo Paolo in Romani 1 e in 1a Corinzi 6.
In tutte e due i brani l’enfasi è posta sul vizio, così come all’epoca dei patriarchi lo fu con Sodoma e Gomorra (Genesi 19).
Fino a non molto tempo fa l’omosessualità era considerata a tutti gli effetti una malattia, poi la scienza medica ha cominciato a parlare correttamente di adeguamento tra identità fisica ed identità psichica, riferendosi a quelle persone che hanno una mentalità maschile in un corpo femminile o viceversa, che non sono malate ma, detto in modo semplice, sono nate nel corpo sbagliato.
Cosa che né i redattori della Genesi e del Levitico, né l’apostolo Paolo potevano definire in senso scientifico (in 1a Corinzi 7 Paolo distingue bene ciò che è ordine del Signore da quelli che sono pareri e consigli suoi).
L’omosessualità, quindi, è condannata quando è un vizio, una moda, una cosa contro natura rispetto a quanto detto più sopra, anche quando diventa oggetto di spettacolo come molto spesso avviene nelle manifestazioni di “gay pride”.
Poi, appunto, esistono coloro che sono nat* così, che non sono persone di serie B e meritano tutta la nostra solidarietà, il nostro rispetto e da parte del Parlamento* una legge che riconosca questo tipo di unioni di fatto.
*Che il governo abbia posto la fiducia esautorando il Parlamento è un’altra storia.