Archivio | Maggio, 2020

IL REGGIMENTO

22 Mag

Questo è un reggiseno,

più propriamente “reggipetto”, com’è chiamato anche in alcuni dialetti, perché il seno è la divisione tra le due poppe, luogo dove le massaie un tempo nascondevano il resto della spesa (meter in sen (o in taio), a seconda delle parlate e spesso qualche pizzino). Dopo un periodo di rifiuto dal femminismo da indumento funzionale ha assunto anche la funzione di accessorio di moda, indossato più meno provocatoriamente specie d’estate sotto una camicetta.

Questo invece è il reggimento,

un’unità militare costituita da uno o più battaglioni della stessa arma.

Ora che non c’è più la leva molti hanno fatto confusione e hanno pensato che sia una delle modalità d’uso delle mascherine, specie quelle azzurre, tenute rigorosamente sotto la mascella, senza far caso che questa è un osso ben saldato al resto del cranio e che non ha bisogno di essere retto.

Dopo i pro-Tav e i no-Tav ora l’Italia si spacca in pro-mask e no-mask. Gli unici a non aver problemi sono i bambini che indossano le mascherine come un gioco.

L’abbassamento della mascherina è consentito, per ovvi motivi, solo stando seduti al ristorante, eppure io aspetto di vedere qualcuno che, dimentico di indossarla, beva in suo caffè sbrodolandoselo addosso su cravatta, camicia, giacca, magari sulla via dell’ufficio.

LA PALLAVOLO AI TEMPI DEL COVID-19

20 Mag

transalpina_gorizia

Questo, nella piazza Transalpina a Gorizia, per noi dell’estremo Nord Est è stato uno dei simboli dell’Unione Europea, nel 2003 quando la Repubblica di Slovenia entrò a pieno titolo nell’Area Shengen e fu tolta l’odiosa cortina di ferro che a Gorizia, dopo la seconda guerra mondiale, divise fisicamente in due la città di Gorizia, dando origine a quella di Nova Gorica, prima in Jugoslavia ora in Slovenia.

Con la pandemia del Covid-19 la Slovenia ha chiuso i confini anche con l’Italia erigendo una rete più che altro simbolica anche nella piazza Transalpina, come quelle che spesso delimitano le proprietà nelle campagne per evitare sconfinamenti.

Però siccome i palloni hanno esperienza di reti ma sono capaci anche di volare oltre i confini, giorni fa si son visti dei ragazzi italiani di Gorizia giocare a pallavolo con dei loro coetanei sloveni di Nova Gorica usando la rete non come confine ma come metà campo. Non so dirvi se con guanti anticontagio o meno.

Storie belle di frontiera.