Ieri l’ho presa proprio tutta, la pioggia.
In un quarto d’ora e nei quindici chilometri, percorsi nell’ultimo tratto a 40 all’ora cercando di vedere avanti a me, l’acqua veniva giù non a catinelle ma proprio a secchiate, assieme ad una leggera grandine.
D’altra parte non siamo ancora in estate e non si può pretendere che sia sempre bel tempo, bello come vorremmo noi.
Ho già fatto notare altre volte che nella celeberrima affermazione “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole” Qohelet non pensava al sole che molte e molti di noi cercano sulle spiagge ma quello cocente della terra medio orientale, quello di cui hanno esperienza i contadini e i muratori, per capirci.
Nei cinque minuti trascorsi chiuso in auto davanti a casa aspettando che spiovesse mi è venuto in mente anche il Cantico di Frate Sole e dove in esso è citata l’acqua.
La si trova come elemento della natura in forma di nuvole in contrapposizione al sereno e, più avanti, come molto utile, preziosa e casta.
Sarà stato forse perché Francesco, umbro e figlio di commercianti, non aveva esperienza diretta di mare ma soprattutto non aveva preso in considerazione che l’acqua è uno degli elementi fondamentali dell’agricoltura.
Cosa che neppure noi cittadini rammentiamo e se solo ne tenessimo conto ci lamenteremmo di meno della pioggia.
Cantico di Frate Sole
Altissimo, onnipotente,
bon Signore, tue so le laude,
la gloria e l’onore
e omne benedizione.
A te solo, Altissimo, se confano
nullo omo è digno te mentovare
Laudato sie, mi Signore,
cun tutte le tue creature,
spezialmente messer
lo frate Sole,
lo quale è iorno,
e allumini noi per lui
Ed ello è bello e radiante
cun grande splendore:
de te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si, mi Signore,
per sora Luna, le Stelle:
in cielo l’hai formate clarite e preziose e belle
Laudato si, mi Signore,
per frate Vento, e per Aere e Nubilo
e Sereno e onne tempo,
per lo quale a le tue creature
dal sustentamento
Laudato si, mi Signore,
per sor Aqua la quale è molto utile
e umile e preziosa e casta
Laudato si, mi Signore,
per frate Foco, per lo quale
enn’allumini la nocte:
ed ello è bello e iocondo
e robustoso e forte.
Laudato si, mi Signore,
per sora nostra madre Terra,
la quale ne sostenta e governa,
e produce diversi fructi
con coloriti flori ed erba
Laudato si, mi Signore,
per quelli che perdonano
per lo tuo amoree sostengo
infirmitate e tribulazione.
Beati quelli che ‘l sosterranno
in pace, ca da te, Altissimo,
sirano incoronati.
Laudato si, mi Signore,
per sora nostra Morte corporale,
la quale nullo omo vivente
po’ scampare
Guai a quelli che morranno
ne le peccata mortali!
Beati quelli che troverà
ne le tue sanctissime voluntati,
ca la morte seconda no li farrà male
Laudate e benedicite mi Signore,
e rengraziate e serviteli
cun grande umiltate.
(efasi mie)
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